Nel 1969, sei gentiluomini inglesi (in realtà c’erano due infiltrati, un gallese e un americano), uniscono le forze per creare un programma televisivo su un agente teatrale senza scrupoli, inaffidabile e viscido: Monty Python. Il team, in breve tempo, rivoluziona il mondo della comicità
con gag surreali e un umorismo che sfida con classe la morale dell'epoca. I Python sono cool, eccentrici, visionari, assolutamente necessari. Tanto da essere definiti gli eredi dello spirito dei Beatles. Ora, per la prima volta in assoluto, Monty Python - L'Autobiografia approda in Italia grazie a Sagoma Editore.
Chi ha amato gli sketch televisivi del Monty Python's Flying Circus, si è sbellicato al cinema e ha consumato nel suo lettore i DVD del censuratissimo Brian di Nazareth
e del folle Il Senso della Vita, non può perdere il primo e unico testo scritto dalla penna dei Monty Python e finalmente tradotto in italiano.
John Cleese, Terry Gilliam, Eric Idle, Michael Palin e gli indimenticati Terry Jones e Graham Chapman raccontano da protagonisti la genesi di un mito: i desideri e le aspirazioni della loro infanzia, gli anni di formazione nelle più prestigiose università del mondo, i retroscena del debutto televisivo e della nascita di film che hanno fatto ridere il mondo ma anche incavolare parecchia gente. Il tutto arricchito da numerose foto d'archivio, illustrazioni inedite e succulenti aneddoti
raccontati direttamente da chi ha letteralmente stravolto la comicità cinematografica e televisiva mondiali.
Un'ironia surreale e dissacrante, immortalata in sketch che appaiono avveniristici ancora oggi, che ha segnato indelebilmente anche i lavori dei membri del gruppo dopo lo scioglimento - come il pluripremiato Un Pesce di Nome Wanda (con John Cleese e Michael Palin) o Brazil (diretto da Terry Gilliam).